Roger Mayer AMP+

Negli ultimi anni gli strumenti di registrazione digitale sono diventati alla portata di tutti, non solo degli studi di registrazione, oggi ogni chitarrista collega lo strumento al PC e spesso processa il segnale con un amplificatore a modelli fisici o con i plug-in di amp-simulation. Sebbene sia virtualmente possibile avere accesso ad innumerevoli effetti ed amplificatori con pochi clic, il suono, in fase di registrazione, necessita di sovra incisioni, suoni di chitarra reali e un sacco di regolazioni all’EQ. Quello che manca è la presenza e la dinamica, che solo un suono arioso come quello di un amplificatore microfonato può avere.
Roger Mayer ha sfruttato i suoi 40 (e più) anni di esperienza nel campo del suono analogico per risolvere questo problema creando gli AMP+. Fedeli a questa tradizione il Super 57, l’M59 e il BASS hanno un circuito totalmente analogico, 100% solid state. Un vantaggio? Facile: la MANCANZA di LATENZA! Questo si traduce in maggior feeling e in una registrazione più pura.
Dal nome stesso degli AMP+ si intuisce che Fender e Marshall sono i modelli di riferimento, amplificatori questi, con i quali ogni chitarrista si è sicuramente confrontato.
Il Super 57 e l’M59, non sono la copia perfetta (e non potrebbero esserlo…) degli ampli a cui si ispirano, ma l’atmosfera che creano è perfetta, non sono la stessa cosa, ma hanno quel suono piacevolmente familiare…
Aggiungendo una pedaliera di effetti davanti ad un sistema di amp modeling si hanno dei risultati spesso imprevedibili, da questo punto di vista, gli AMP+ non hanno nessun problema e rispondono ottimamente a qualsiasi cosa ci si colleghi.
Oltre che per il recording, sono ottimi per l’uso live, andando a collegarsi direttamente nel PA.Un altro vantaggio offerto dagli AMP+ è il risparmio. Si, proprio il risparmio. Sono piccoli e leggeri, un musicista sempre in movimento può avere sempre il suo ampli senza dover affittare un furgone o dover spedire la propria attrezzatura.